Immerse in un paesaggio incantevole tipico della secolare terra maremmana, ai piedi dell’antico borgo medievale nascono le Terme di Saturnia. Sul lato sinistro della strada si apre un panorama che vi consente già in lontananza di ammirare le cascate di Saturnia in tutta la loro bellezza, resa ancora più suggestiva, dalla nuvola di vapore che perennemente accompagna questo luogo incantato.

Già note anche agli Etruschi e ai Romani, secondo un’antica leggenda si sarebbero formate nel punto in cui cadde sulla Terra un fulmine che Giove scagliò contro Saturno, mancandolo, a seguito di un violento litigio scoppiato tra le due divinità mitologiche.

Gli Etruschi avevano individuato nella sorgente virtù miracolose già dal 280 a.C. furono ma furono i Romani a trarre beneficio dalle Terme di Saturnia e furono i primi a creare veri e propri edifici per lo sfruttamento terapeutico della sorgente; sono tutt’oggi visibili numerosi reperti a testimonianza dell’operato dei Romani.

Le terme costituiscono un insieme di sorgenti termali situate nel comune di Manciano, a pochi chilometri dalla località di Saturnia, rispetto alla quale sorgono nella sottostante vallata sud-orientale. Le sorgenti termali che alimentano le terme interessano un vasto territorio che spazia dal Monte Amiata alle Colline dell’Albegna e del Fiora, fino a raggiungere la Maremma grossetana presso Roselle Talamone.

Dal punto di vista scientifico l’acqua di Saturnia è acqua minerale omeotermale sulfureo-carbonica, solfato-bicarbonato-alcalino terrosa ed include tra le sue prerogative la presenza di due gas disciolti quali l’idrogeno solforato e l’anidride carbonica. La composizione di quest’acqua racchiude il segreto della sua proprietà salutare efficace per la pelle e l’apparato respiratorio.

Nel cuore della provincia grossetana si trovano i dolci pendii collinari della Valle dell’Ombrone, mentre al confine con l’Umbria si perdono i colli della Val di Chiana che si lasciano scoprire per gli ulivi e la campagna splendidamente coltivata.